È fondamentale segnalare che oggi i calcoli renali possono essere curati e soprattutto prevenuti. A fronte di una corretta diagnosi e di una impostazione di terapia adeguata, i calcoli possono essere risolti efficacemente.
Spesso le prime cure sono rivolte a trattare i casi sintomatici: le coliche renali.
Ciò che accomuna la maggior parte dei calcoli renali è l’impossibilità di venire sciolti attraverso la sola terapia medica. Per questo motivo solitamente si ricorre, là dove la composizione del calcolo lo consenta, alla terapia con gli inibitori.
Tra gli inibitori della calcolosi che sono presenti nelle urine ne esiste uno, il citrato, che gode, dal punto di vista clinico, di enorme vantaggio soprattutto nei diversi casi di calcoli di calcio e di ossalato, ed efficace in quasi tutte le forme di calcolosi.
Il citrato è facilmente ed accuratamente controllabile, sia dal punto di vista della somministrazione che della valutazione dei suoi effetti. Esso agisce in 5 modi:
- riduce la sovrasaturazione dell’ossalato di calcio e del fosfato di calcio legando il calcio in una forma (complesso) solubile;
- impedisce l’aggregazione dell’ossalato di calcio indotta dall’acido urico;
- inibisce l’aggregazione di ulteriori sali e la crescita del calcolo;
- aumenta la solubilità dell’acido urico e della cistina fino a sciogliere un calcolo già presente;
- ritarda l’aggregazione dei calcoli di struvite, che sono calcoli infetti.