La disponibilità di un calcolo espulso spontaneamente, estratto chirurgicamente, o di frammenti conseguenti alla litotripsia extracorporea, costituisce ovviamente il mezzo più sicuro per una definizione della natura della calcolosi, soprattutto nella calcolosi cistinica, urica e infetta.
Con il progressivo abbandono dell’indagine RX l’analisi spettrofotometrica IR rimane l’unica opportunità di conoscere la natura e composizione del calcolo ed impostare quindi una terapia mirata.
Nel corso degli ultimi 50 anni la spettroscopia IR è divenuta uno dei metodi principali nell’analisi chimica; è stata impiegata sia nella ricerca che nell’industria. Essa trova applicazione nell’analisi della purezza ed in quella strutturale di composti sconosciuti attraverso la caratterizzazione dei gruppi funzionali.
Fin dai primi anni ’50 IR è stato impiegato per l’analisi dei calcoli renali.
Nel 1980 è stato effettuato un controllo di qualità a livello europeo che ha coinvolto 120 laboratori tra i quali 31 utilizzavano già questa tecnica.