Il citrato è un normale costituente di molti processi metabolici, e nelle urine, riveste un ruolo importantissimo nell’inibizione della formazione dei calcoli renali, a fronte della sua qualità chimica di formare dei complessi solubili legando il calcio e quindi eliminandone l’eccesso dalle urine (riduzione della sovrasaturazione urinaria).
Del citrato sono note numerosi azioni:
- Ritarda la cristallizzazione dei sali formatori di calcoli.
- Riduce la saturazione urinaria dei sali di calcio complessando il calcio e riducendo la concentrazione del calcio ionico.
- Il citrato inibisce la nucleazione spontanea di ossalato di calcio.
- Ritarda l’agglomerazione di cristalli preformati di ossalato di calcio.
- È un potente inibitore della crescita dei cristalli di fosfato di calcio
- Infine, il citrato previene la nucleazione eterogenea dell’ossalato di calcio da parte dell’urato monosodico.
L’eliminazione in vivo dei citrati attraverso l’urina è influenzata da parecchi fattori che possono portare ad una sua carenza, tra cui:
- Stato Acido-Base
- Situazione nutrizionale
- Apporto di carboidrati
- Apporto di Cloruro di sodio
- Apporto di potassio
- Apporto di proteine
- Ormoni (estrogeni, PTH, calcitonina, vitamina D3, ormone della crescita)
- Diarrea e/o malassorbimento
- Farmaci (calcio, litio, acetazolamide, acido etacrinico)
- Competitori del trasporto: succinato, malato, fumarato
- Inibitori metabolici: fluorocitrati, malnati, maleati
Purtroppo le fonti alimentari di citrato non sono molte, anzi si può dire che si trova esclusivamente negli agrumi, il cui eccessivo consumo però può risultare dannoso per i pazienti affetti da calcolosi renale a fronte della grossa quantità di vitamina C di cui sono composti.
Tutti gli alimenti di origine vegetale hanno buoni livelli di bicarbonato, precursore chimico del citrato e quindi possono contribuire efficacemente a regolare l’apporto di questo fondamentale nutriente. In questo caso l’attenzione va posta sulle verdure a foglia, spesso ricche di ossalato e quindi non idonee al consumo abituale da parte di chi produce calcoli.
Per fortuna il citrato può essere facilmente assunto attraverso integratori alimentari o preparazioni galeniche fatte dal farmacista e così evitare che la sua carenza possa contribuire negativamente al processo di formazione dei calcoli renali. Rimane sempre vero, infatti, il concetto che la carenza di citrato a livello urinario (ipocitraturia) è la principale causa di formazione dei calcoli renali, ma anche la più facilmente correggibile. Circa il 90% dei pazienti affetti da calcoli renali dimostra di avere infatti un’ipocitraturia, facilmente rilevabile attraverso l’esecuzione di Lithotest RF.